martedì 26 giugno 2007

Mediterraneo


Che piacere risentire il cugino in piena forma, pronto per un bel tuffo nel blu del mare nostrum! Spero che la foto di S. Maria di Leuca gli piaccia.
Io nel frattempo mi trovo a circa 600 Km dal mare, a metà strada tra il Mediterraneo (quello con la M grande) ed il mar del nord. Appena letto il post di Alberto, di ritorno da un lungo viaggio in treno, mi sono preso un bicchierino di Primitivo di Puglia sia per ricordare i buoni sapori della nostra terra che per reggere la sfida poetica. E sì, era proprio quel frutto dolce delle vigne salentine di cui parla il cugino, che ho centellinato con sommo piacere del palato e della gola.

A proposito di terre fertili e di bei paesaggi costieri, mi vengono proprio ora in mente (sarà l’alcol?) due idee.
Una è il ricordo della splendida serata trascorsa con Alberto e con le nostre consorti appena qualche settimana fa sulla costa ionica. La temperatura era piacevole ed abbiamo perciò potuto gustare su una terrazza all’aperto i frutti di quel mare… pardon, Mare, che era a pochi passi da noi. Avrei fatto volentieri il bis ed il tris di calamari alla piastra, che delizia!
Il secondo pensiero è per uno dei personaggi preferiti delle mie letture, il commissario Montalbano, anche lui estimatore sia dei paesaggi che della buona cucina mediterranea.
Qualche sera fa ho finito di leggere “Gli arancini di Montalbano”, una raccolta di una ventina di racconti. Più di un episodio della serie televisiva del commissario si ispira a queste storie.

Anche i tedeschi apprezzano l’Italia e lo stile di vita degli italiani. La lingua di Dante va di moda nel paese dell’aquila. Sto cominciando proprio in questo periodo ad insegnare italiano presso l’università popolare della cittadina dove vivo. Qualche giorno fa abbiamo visto a lezione il film “Don Camillo e Peppone” (in italiano con sottotitoli in tedesco). Si sono divertiti tutti. Mi inorgoglisce poter raccontare qualcosa del mio paese, farne conoscere aspetti nuovi agli amici tedeschi... Devo convincere qualche “allievo” a scrivere sul blog. Penso proprio che assegnerò questo come esercizio per le vacanze estive.

sabato 23 giugno 2007

Mare Mare Mare

Finalmente dopo una settimana di clausura in casa torno a mettere la testa fuori di casa e lo faccio alla grande andando a Mare!.
Certo, quello con la "M" maiuscola....
Il Salento davvero merita di essere visitato per il mare stupendo e il clima invidiabile in ogni stagione. Per me questa terra è la Florida italiana...In effetti anche la posizione direi che è simile...

L'acqua, il ritorno al nostro stato embrionale, nell'utero materno dove tutto era in fieri ed ogni evento era filtrato dalle tenere cure di una famiglia curva sulla nostra esistenza.
Ora siamo qui fuori, ci siamo globalizzati, nel senso che ogni cosa che ci accade vicina o lontana lascia un segno sulla nostra pelle e sulla nostra anima. Siamo scavati dal vento, dalle stagioni, dalle delusioni, ma rinfrancati dalla natura quando ci ritagliamo delle giornate come questa che rappresenta una forte carica di vita per endovena, perchè arrivi prima in circolo e ci nutra di ottimismo e voglia di vivere. Come un sipario che si apre lento, ma lascia intravedere le bellezze ed i misteri di un grande spettacolo che sta per iniziare, anche quest'anno inizia l'estate, la stagione che porta pace, che manda in vacanza i brutti pensieri e soddisfa un po' tutti, da chi ama il gelato a chi vuole i frutti di mare crudi, a chi ama le passeggiate in bici, a chi semplicemente vuole dormire di più, a chi vuole fare tardi la sera a chi da solo aspetta solitario su un piccolo scoglio che un pesciolino distratto abbocchi. Lasciamoci catturare anche noi da questa atmosfera di luce che invade i nostri cuori e ci alimenta come le foglie delle vigne che vengono carezzate dal vento e preparano i frutti dolci sotto il sole caldo che fa maturare e da sapore e colore al nettare degli dei.

martedì 19 giugno 2007

Quando la febbre dice STOP

Da un paio di giorni sono costretto a letto da una fastidiosa tonsillite, con febbre alta e spossatezza generale...
Oggi mi sento un po' meglio e vorrei scambiare due chiacchere con mio cugino andrea e con voi lettori...
Rompere i ritmi della vita quotidiana, gli orari assillanti, le cose da fare per forza...
Mi sembra di stare in un limbo dove il tempo si è fermato, o meglio viene scandito da eventi diversi; la sveglia che mi ricorda di prendere l'antibiotico, la campana che rintocca mezzogiorno...
Una vita riscoperta tra le mura domestiche che non mi vedono mai in queste ore del giorno, tutto mi sembra luminoso e nuovo.

Sento nel tuo post tanta nostalgia, caro cugino e le cose che scrivi mi danno da pensare. La gente che non si saluta, mi ricorda Milano dove ho trascorso ben 7 anni della mia vita e sicuramente la cosa che mi è mancata di più è stato proprio il contatto umano. Una indifferenza generale che gelava il sangue e dava ad ogni azione un sapore amaro. Infatti non sono riuscito a mantenere alcun contatto con i cosiddetti amici del capoluogo lombardo. I primi anni chiamavo per Natale o d'estate, poi ho capito che facevano perfino fatica a ricordarsi il mio nome, quindi li ho sollevati anche da questo imbarazzo, non chiamando più. Ci ho messo un po' per capire che quegli anni erano un capitolo chiuso, ma devo dire che l'ottusità delle persone mi ha aiutato molto a scrollarmi di dosso ogni inutile aspettativa e pensare all'oggi, al presente e al futuro.

Ora sono integrato nel salento e mi sembra di non essermene mai allontanato...
Perciò mi viene tanta voglia...di SCAPPARE VIA SUBITO...
Ma dove, perchè, come farlo realmente? E' una sensazione pesante, ma nello stesso tempo mi piace sentire ogni giorno quella voglia di cambiare, anche di poco, di confrontarsi, di non arrendersi. Certo non vedo molte possibilità economiche qui da noi, ma forse in fondo il limite è proprio questo: pensare tutto in termini economici! Ogni azione viene monetizzata ed anche lo stesso scrivere di queste poche righe, sarebbe sicuramente censurato da un intelletto pragmatico che bada al sodo, anzi al soldo...
Un cambiamento culturale in me e attorno a me mi darebbe molta più soddisfazione e mi sto muovendo per capire le reali esigenza formative della nostra terra e come valorizzarne i suoi tesori. E' un'impresa titanica, senza inizio nè fine, ma l'idea di pensarla, di figurarla e coltivarla, mi piace, mi da speranza e voglia di vivere...

domenica 17 giugno 2007

Si parte...



1.500 Km sono una distanza superabile oramai in circa un’ora e mezza.
Tanto impiegano i voli Stoccarda - Bari per oltrepassare le Alpi e raggiungere il sud del Belpaese costeggiando il Mar Adriatico.
Tuttavia è sufficiente questo breve traghettamento nei cieli del nostro emisfero boreale per sentirsi, una volta giunti a destinazione, in una realtà completamente diversa.

Già la natura si presenta sotto sembianze mutate: al verde dei boschi e delle colline si sostituisce il colore caldo della terra arata, con i suoi alberi di ulivo ed i vigneti. Le casette tinteggiate a calce, con ampie terrazze su cui spesso svolazza il bucato, hanno preso il posto di abitazioni dai colori più vari, protette da poderosi tetti.

Anche le persone sono diverse e non solo nei tratti fisionomici. E’ comune anche al di là delle Alpi imbattersi in gente dalla pelle abbronzata e dai capelli scuri. Tuttavia sono i comportamenti e gli atteggiamenti degli individui a risaltare anche dopo pochi mesi di assenza. Passeggiando per le strade e le piazze di ogni centro abitato si incontrano ovunque persone che si salutano, chiacchierano e gesticolano animatamente. Lo scambio di domande e convenevoli, i sorrisi e le risate sembrano essere intima parte della natura delle popolazioni locali. Più a nord la gente utilizza la strada solo per spostarsi da un luogo all’altro, raggiungendo la propria destinazione, che può essere un negozio, l’ufficio, la palestra. Ci si sofferma brevemente quando s’incontra un conoscente, talvolta lo si saluta con un cenno del capo senza sostare.

Molte altre cose fanno capire che ci trova in un mondo in cui vigono regole diverse, alcune delle quali emergeranno sicuramente nelle prossime note.
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Ho inteso in senso lato la proposta di mio cugino Alberto di argomentare in forma dialettica su temi di interesse comune. Non solo quindi come confronto su base puramente logico-razionale di idee contrapposte (tesi e antitesi) da integrare in una sintesi condivisa.

Anche lo scambio di idee ed informazioni sulla realtà che ci circonda passa attraverso il filtro delle emozioni, che accompagnano sempre i nostri pensieri. Pertanto ritengo appropriato nella presentazione degli argomenti anche l’impiego di tecniche come l’ironia, che conferiscono forza alle proprie ragioni e rendono allo stesso tempo più piacevole la lettura.