martedì 21 agosto 2007

Casa Batllò


L’estate continua, anche se le vacanze sono finite (almeno per me).
Oggi ho cercato di vivere il rientro al lavoro con serenità, ma anche con concentrazione.
Sono arrivato in ufficio attorno alle 7:10 ed ho salutato brevemente i due colleghi, che erano già in piena attività.
Avviato il computer ho trovato una montagna di e-mail e di reminder relativi ad appuntamenti e scadenze passati, che mi hanno ricordato della prolungata assenza. Ciò nonostante sono riuscito a limitare a circa un’ora e mezza il tempo per lo smaltimento e le risposte ai messaggi.

A mezzogiorno mi sono allontanato dall’azienda, raggiungendo un angolo verde all’ombra di un tiglio su una piccola collina. Si tratta di una postazione privilegiata dalla quale osservare l’azienda ed il bel paesaggio in cui essa è immersa.
Il bosco si estende in tutte le direzioni, interrotto solo dalle casette dei due paesini vicini e da un paio di strade.
Sulla collina sorgono una chiesa ed un piccolo cimitero, che vegliano sulla tranquilla Sandbach (nome del paese, che significa “ruscello di sabbia”).
Leggendo un libricino in inglese sullo small talk e sbocconcellando lentamente un paio di panini ho trascorso circa mezz’ora prima di riavviarmi verso il cancello della fabbrica.

Sono riuscito ad affrontare tutti gli impegni pomeridiani rimanendo in condizione di eustress e attorno alle 16:30 mi sono infilato in macchina, contento come una pasqua del rientro a casa.

Durante il lungo viaggio ho ripensato alla bella vacanza a Barcellona, da poco conclusa, ed agli splendidi edifici modernisti (liberty) che impreziosiscono la città catalana, tra cui la stupefacente Casa Batllò.